Il 12 Maggio 2020 il CTS - Comitato Tecnico Scientifico - ha approvato il documento tecnico, istituito presso la Protezione Civile ed elaborato dall’INAIL e dall’Istituto Superiore di Sanità - ISS. Il documento si articola in due parti: la prima analizza il settore dei servizi dei parrucchieri e di altri trattamenti estetici, mentre la seconda illustra le misure di organizzazione, di prevenzione e protezione da tenere da parte dei gestori e dell’utenza.

Per contrastare il rischio di contagio da SARS-CoV-2 si è avuta la necessità di rimodulare gradualmente e progressivamente le modalità di organizzazione del lavoro e non si esclude un'ulteriore modifica dopo almeno 14 giorni. Tempo necessario di monitoraggio e di analisi degli effetti scaturiti dal progressivo allentamento delle misure restrittive.

L’obiettivo è contenere la diffusione del virus e diminuire il rischio contagio nel settore benessere e cura alla persona. Nello specifico ci si rivolge a parrucchieri ed altri trattamenti estetici come saloni di barbieri ed istituti di bellezza. Al momento i trattamenti che prevedono l’uso di sauna o bagno turco sono vietati.

Le disposizioni contengono misure di prevenzione e protezione in vista della ripresa delle attività dopo la fase di lockdown al fine di garantire la salute e la sicurezza sia dei lavoratori che degli utenti. Una maggiore attenzione si è voluta dare al settore “servizi alla persona” per l’inevitabile prossimità del lavoratore con il cliente per cui il distanziamento non può essere garantito e, quindi, per l’elevata probabilità di esposizione a fonti di contagio.

Il documento tecnico INAIL ha classificato questo settore con un livello di rischio medio-alto e con indice di aggregazione medio-basso.


Come comportarsi

Per consentire alle attività prima elencate di attuare tutte le misure di prevenzione e protezione, è stato prolungato il tempo di apertura dei locali e consigliato di lavorare a porte aperte per garantire un ricambio d’aria regolare. Inoltre, per mantenere il dovuto distanziamento di almeno 2 metri, si è concesso la realizzazione di aree di attesa all'esterno, consentendo l’occupazione del suolo pubblico, laddove possibile.

Rimane, come previsto all’art.3 del DPCM del 26 Aprile, l’uso obbligatorio delle mascherine da parte del cliente a partire dall’ingresso nel locale, ad eccezione per il tempo necessario a effettuare i trattamenti che lo inibiscono, come ad esempio la cura della barba. Mentre il lavoratore, in particolare gli estetisti, dovrà utilizzare la mascherina FFP2 o FFP3 senza valvola espiratoria con schermi facciali e visiere di III categoria.

Dopo ogni utilizzo, gli schermi facciali e visiere andranno sanificati con detergenti secondo le istruzioni fornite dal produttore o, in mancanza, mediante prodotti contenenti agenti “disinfettanti” secondo le indicazioni fornite dalle circolari del Ministero della Salute e dal Rapporto ISS COVID-19, n. 19/2020.

Per garantire l’igiene delle mani, all’ingresso di ogni attività dovranno esserci dispenser con soluzione idroalcolica o a base di altri principi attivi, purché il prodotto riporti il numero di registrazione o l'autorizzazione del Ministero della Salute. I dispenser o stazioni igienizzanti dovranno essere posizionati anche nei spogliatoi, all’interno dei servizi igienici e in corrispondenza delle postazioni di lavoro a disposizione sia del personale che della clientela. I dispenser a norma sono tutti quelli erogatori che evitano il contatto con il flacone, per questi motivi bisogna adottare dispenser a pedale o a gomito.

Si consiglia ai lavoratori di indossare abiti da lavoro diversi da quelli di arrivo o in alternativa mantella/grembiule monouso. Inoltre, il lavoratore deve fornire al cliente una mantella monouso. Dopo l'utilizzo, il tutto verrà riposto in un sacchetto di plastica fino al nuovo utilizzo e lavato ad almeno 60° per 30 minuti.

Ci si reca nell'attività solo su prenotazione dopo aver pattuito i tempi medi occorrenti per i trattamenti, così da prevenire ogni forma di affollamento. In più, nei locali non verranno più messi a disposizione del cliente riviste ed ogni altro oggetto che possa essere di utilizzo comune.

Si dovranno indicare chiaramente le zone di passaggio (entrata e uscita) e di lavoro. Nonostante la distanza minima di almeno 2 metri tra una postazione e l’altra, si dovranno installare barriere separatorie, come ad esempio tra le aree lavaggio.

Il cliente che accuserà sintomatologia respiratoria o di febbre superiore a 37.5°C dovrà rimanere a casa. Inoltre, ogni cliente accede al locale da solo. Nel caso di clienti che necessitano di assistenza come minori e disabili è consentita la presenza di un accompagnatore da concordare in fase di prenotazione.

All'ingresso si consegna la borsa, la quale verrà posizionata in un sacchetto individuale monouso che verrà poi restituita al completamento del servizio. Infine per il pagamento, si consiglia l’utilizzo di pagamenti elettronici per evitare il maneggio di denaro contante. La conversazione tra cliente e lavoratore avverrà tramite lo specchio, rimanendo alle spalle del cliente.